Milano

Coronavirus Lombardia, 1.959 decessi, +319 su ieri. Fontana: "Presto non più in grado di aiutare chi si ammala"

(ansa)
Il presidente della Regione: "State a casa o saremo più aggressivi". La Lombardia ha chiesto alle compagnie telefoniche di monitorare i movimenti oltre i 300 metri, risultato: il 40% dei lombardi ancora in giro. Gallera: "Ma non siamo il Grande Fratello". Troppe salme da cremare a Bergamo: l'esercito le sposta a Modena
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Salgono ancora i decessi in Lombardia e nelle ultime 24 ore sono più alti che mai dall'inizio dell'emergenza coronavirus. In un giorno, secondo i dati diffusi dall'assessore al Welfare, Giulio Gallera, i decessi sono stati 319. Il numero totale dei morti per Covid19 nella regione è salito quindi a 1.959. "I numeri sono quelli di una continua battaglia e crescono quasi tutti in maniera inferiore rispetto a ieri (tranne i decessi, ndr.) e questo è un dato di cui dobbiamo prendere atto, anche se è un trend e non una valutazione giorno per giorno", ha commentato Gallera. La provincia di Brescia cresce in numero di contagiati più di Bergamo. A Brescia, ha detto Gallera, siamo a 3785 positivi, più 484 rispetto a ieri mentre a Bergamo, con un totale di 4305 la crescita è di 312, in linea con gli ultimi due giorni. A Lodi, con un totale di 1445 positivi, il dato è di solo più 27.  A Milano, ha detto Gallera, vi sono 2644 positivi, più 318 rispetto ad ieri, "una crescita costante ma significativa".

"Purtroppo i numeri del contagio non si riducono, continuano ad essere alti. Fra poco non saremo più nelle condizioni di dare una risposta a chi si ammala": il presidente della Lombardia Attilio Fontana è partito da qui per chiedere a tutti di "stare a casa". "Amici io lo sto dicendo in modo educato, ma fra un po' bisognerà cambiare il tono perché se non la capite con le buone bisogna essere un pò più aggressivi anche nel farvela capire. Non vi stiamo chiedendo un sacrificio così, ma per salvare delle vite umane. Ogni uscita di casa è un rischio per voi e per gli altri". Sono parole drammatiche quelle del governatore che parla della situazione coronavirus. "Per adesso ve lo chiediamo con la consueta tranquillità ma, se si dovesse andare avanti, chiederemo al governo anche le maniere forti".

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Parole che arrivano dopo le notizie di ieri, quando la Regione ha comunicato i dati sugli spostamenti, con le celle telefoniche usate per capire chi esce di casa: e in Lombardia, a ieri, ancora il 40 per cento delle persone ha compiuto spostamenti oltre i 300 metri, nonostante i divieti e gli appelli a non uscire di casa per limitare la diffusione del contagio da coronavirus.

Un controllo da remoto, con l'assessore lal Welfare Giulio Gallera che stamattina si affretta a precisare: "C'è un'applicazione che le grandi compagnie telefoniche hanno messo a disposizione per vedere in maniera aggregata e totalmente anonima il flusso delle persone, come si sono mosse all'interno della regione o fuori. Nessuno controlla come il Grande Fratello".

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Troppe salme da cremare a Bergamo, 31 morti spostati a Modena

A testimoniare l'emergenza a Bergamo c'è un ulteriore dato drammatico: troppe vittime da cremare a Bergamo e quindi le salme verranno trasferite, dall'esercito, anche a Modena.

È previsto per le prossime ore l'arrivo nel cimitero modenese di San Cataldo di 31 salme da Bergamo. Queste saranno avviate già nelle ore seguenti all'impianto di cremazione.

Il Comune di Modena ha dato la disponibilità all'utilizzo dell'impianto di cremazione in accordo con la Prefettura e le autorità sanitarie.


Coronavirus a Milano, controlli e denunce

Dopo la segnalazione di un cittadino al 112, gli agenti del commissariato Lambrate hanno trovato e identificato in piazza Vigili del Fuoco cinque ragazzi italiani che non stavano rispettando le distanze di sicurezza tra di loro e che hanno detto che "stavano aspettando un'amica".

I cinque sono stati indagati in stato di libertà per l’art.650 c.p.: sono una ragazza di 21 anni e quattro ragazzi di 21, 22, 23 e 25 anni. E ieri, secondo i dati della Prefettura di Milano, sono state 5.123 le persone controllate ieri, e 292 quelle denunciate, all'interno della città metropolitana di Milano, dalle forze dell'ordine nell'ambito dei servizi dedicati al monitoraggio dell'osservanza delle norme per il contenimento del Coronavirus contenute nei Dpcm del 8, 9 e 11 marzo. Lo comunica in una nota la Prefettura di Milano. Gli esercizi commerciali controllati sono stati 4.329 e 6 i titolari denunciati.