17 marzo 2020 - 18:17

Coronavirus, Regione: «In Lombardia 2 mila contagiati in più. Non uscite, controlli anche su celle telefoniche»

Sono 1.640 decessi, 16.620 i positivi. E il il vicepresidente della Regione Lombardia, Fabrizio Sala: osservando le celle telefoniche abbiamo visto che il 40 per cento delle persone esce e si sposta, la percentuale è troppo alta

di Redazione Milano online

Coronavirus, Regione:  «In Lombardia 2 mila contagiati in più. Non uscite, controlli anche su celle telefoniche»
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«In Lombardia i deceduti sono 1.640, 220 in più rispetto a ieri, i positivi sono 16.620 (+ 1971), i ricoverati 6953 (+ 782), 879 le persone in terapia intensiva ( + 56)». Lo ha detto l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera in video conferenza stampa per fare il punto sull’emergenza coronavirus in Lombardia. «Vi controlliamo attraverso le celle telefoniche, non uscite di casa è assolutamente importante perché questa battaglia la vinciamo noi».

«Da celle telefoniche si sposta il 40% delle persone: troppo»

«Rinnoviamo l’appello di stare in casa. Abbiamo attivato una tecnologia in collaborazione con le compagnie telefoniche di rete mobile. Fatto 100 la movimentazione della popolazione il 20 di febbraio, quando non c’era l’emergenza» a oggi «siamo purtroppo solo al 40 per cento e dall’altro ieri a ieri siamo anche aumentati. E’ necessario stare a casa il piu’ possibile, il 40 per cento non è un dato sufficiente per dirci che possiamo contenere nel miglior modo possibile il virus». Lo ha detto il vicepresidente della Regione Lombardia, Fabrizio Sala, nel consueto punto per aggiornare sull’emergenza Coronavirus in Lombardia mostrando un grafico con l’andamento degli spostamenti della popolazione. «Questi movimenti, tra l’altro, sono di persone che hanno cambiato cella telefonica, ovvero che si sono spostati per piu’ di 300/500 metri», ha osservato Sala

A Milano 2.326 positivi, 343 in più rispetto a ieri

Le persone positive al Coronavirus a Milano sono 2.326 (di cui 964 a Milano città) 343 in più rispetto a ieri. Lo ha spiegato l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera. Nella provincia di Bergamo, ha aggiunto l’assessore, i positivi a Covid-19 sono 3.993 con una crescita di 233 unità rispetto a ieri. A Brescia, invece, si registrano 3.300 casi, 382 in più rispetto a 24 ore fa. Nella provincia di Lodi sono 1.418 i positivi al coronavirus, 56 in più rispetto a ieri. A Cremona, invece, i positivi sono 2.073 con un incremento di 192 unità.

48 pazienti trasferiti in strutture del privato

«Sono 48 i pazienti che da Bergamo, Brescia, Melzo, e Crema sono stati portati tendenzialmente tutti in strutture del privato accreditato, che lavora insieme al pubblico con lo stesso obiettivo, mettendo a disposizione risorse umane e spazi». Lo ha dichiarato Gallera.

Sorveglianza anche su chi ha sintomi influenza

Il controllo effettuato dal personale sanitario su chi ha avuto contatti con persone contagiate da coronavirus adesso si estenderà anche a tutti coloro che hanno i sintomini dell’influenza. Lo ha annunciato Gallera, nella consueta conferenza stampa per fare il punto sull’emergenza sanitaria. «Da qui a breve, metteremo sotto controllo non solo “i contatti diretti” ma» una seconda categoria di persone nella quale rientrano «tutti coloro che hanno un qualche sintomo influenzale. Se si ha un raffreddore o la tosse che bisogna assolutamente stare in casa, perché abbiamo visto che molte persone sviluppano il coronavirus anche solo in una forma molto lieve, che però è lo stesso molto contagiosa per gli altri». Per contenere l’epidemia «Abbiamo bisogno che ognuno di queste due categorie stia isolata, e a casa», per far questo «chiameremo e coinvolgeremo sempre più i medici di medicina generale in questa sorveglianza attiva, anche attraverso la telemedicina, i saturimetri e le telefonate». «Questa battaglia - ha concluso - la vinciamo se evitiamo di contagiare o di essere contagiati. Ed è ancora una battaglia lunga, i dati sono anche oggi di una crescita costante».

I respiratori

«Oggi sono arrivati 14 respiratori dalla Protezione civile e 30 da terapia sub intensiva dalla Cina». Lo ha fatto sapere l’assessore al Welfare durante la quotidiana diretta Facebook per fare il punto sul coronavirus ringraziando «chi continua a dare dimostrazioni di grande solidarieta’ tramite un lavoro incredibile h24». Domani, inoltre, il vicepresidente lombardo Fabrizio Sala e il sottosegretario Alan Christian Rizzi accoglieranno a Malpensa medici e personale sanitario in arrivo dalla Cina e dagli Stati Uniti. La delegazione cinese e’ composta da 7 medici fra intensivisti e immunologi e 3 tecnici e infermieri. Se ne prevede ne possano arrivare «circa 300». Sono gia’ arrivati anche «i primi medici dagli Stati Uniti che domani cominceranno ad allestire l’ospedale da campo a Cremona».

Posti «intensivi» al San Carlo

«Da domani (mercoledì, ndr) ci saranno 16 nuovi posti di terapia intensiva all’ospedale San Carlo, e altrettanti saranno pronti fra meno di 7 giorni», lo ha scritto sulla sua pagina Facebook, Gallera. L’assessore alla Salute ha mostrando anche alcune immagini. «Lì, dove fino a ieri c’erano i reparti di degenza, oggi ci sono gli operai che lavorano - ha aggiunto -. Ho portato personalmente il ringraziamento al direttore generale dell’ ASST Santi Paolo e Carlo Matteo Stocco, al suo staff, ai medici e infermieri, operatori e operai».


Il secondo team cinese in arrivo

«Partirà domani da Shanghai un secondo team di medici cinesi esperti in COVID19 con 9 tonnellate di materiali sanitari (ventilatori polmonari, monitor e altre attrezzature) donati dalla #Cina». E’ quanto si legge in un tweet dell’ambasciata cinese in Italia dopo le dichiarazioni del ministro degli Esteri Luigi Di Maio. «Il team atterrerà a Milano e darà supporto ai medici locali», aggiunge l’ambasciata con l’hashtag #ForzaCinaeItalia.

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